25.02.2022

Pianificare le traduzioni

In fase di pianificazione del progetto è sempre bene stabilire lo svolgimento e le figure che vi prenderanno parte. In questo modo è possibile avere una chiara idea delle fasi e delle tempistiche necessarie alla conclusione di un progetto evitando così ritardi e costi extra non pianificati.

Consigli
Posted by Athena Parthenos

In questo articolo vedremo come e perché organizzare i progetti destinati ai mercati esteri in modo da non trovarsi in corso d’opera con soprese… poco piacevoli!

1. Perché pianificare le traduzioni?

Prevedere le traduzioni all’interno del proprio piano strategico annuale permette di:

  • Stabilire un budget
  • Pianificare i servizi adeguati
  • Evitare così spese eccessive o impreviste

Ma soprattutto permette di stabilire KPI e verificare quanto le traduzioni abbiano contribuito all’accrescimento dell’azienda in termini di visibilità, apprezzamento e fatturato, e il risultato potrebbe stupirvi.

2. Dare tempo al tempo

Pianificare e attuare una strategia di internazionalizzazione avvalendosi anche del supporto di partner linguistici permette di considerare tutte le variabili e formulare ipotesi di profitto reali riducendo al minimo sbagli costosi.

Spesso, spinti dal desiderio di effettuare il maggior numero possibile di vendite, i costi legati ad attività linguistiche non vengono considerati se non in fase di produzione ovvero dopo che il prezzo di vendita è stato concordato.

Questo iter comporta tuttavia dei rischi, in quanto alcune spese che non sono state conteggiate in fase strategica, si rivelano necessarie trasformandosi in costi che incidono direttamente e mangiano il margine di vendita.

Quindi anziché decidere last minute cosa vendere a un cliente estero, identificare subito un range di prodotti da esportare e investire su quelli permette di predisporre tutta la documentazione, nonché le specifiche tecniche, le certificazioni e i contenuti marketing.

Tutto ciò avrà un impatto fondamentale sia in termini di fruizione dei materiali che di visibilità.

3. Non siamo tutti uguali

Di che giorno stiamo parlando se troviamo questa data?
02/03/04

2 marzo 2004 – 4 marzo 2002- aprile 3 2004 – febbraio 3 2004

Tutte queste date sono corrette!

In diverse parti del mondo le date vengono scritte e lette in ordine diverso per cui a seconda di dove ci troviamo, potremmo dire la stessa cosa del nostro interlocutore ma intendere qualcosa di completamente diverso.

In questo caso, diventa necessario adattare uno standard comunicativo, si tratta di quello che in ambito linguistico intendiamo per internazionalizzazione, ovvero il processo di scelte stilistiche che rendono un prodotto facilmente adattabile a diversi mercati esteri.

Effettuare un intervento di internazionalizzazione della propria documentazione in fase progettuale, permette di risparmiare tempo e costi nelle fasi successive, perché rende facilmente utilizzabile il materiale in più di un paese straniero.

4. Il fattore umano

Oltre alla standardizzazione delle unità di misura entra poi in gioco il fattore umano, inteso in termini di accessibilità dei contenuti per chi userà il prodotto.

Tradurre il materiale tecnico o quello informativo in inglese potrebbe non essere sufficiente, e in alcuni casi anche uno svantaggio.

Se è vero che nel mondo 1.35 miliardi di persone parlando inglese (nativi e non) è anche vero che i rimanenti 6.45 miliardi non lo parlano affatto.

Proviamo poi a pensare ai contenuti marketing in ambito digitale.

Ribadire quanto oggi giorno la tecnologia affianchi l’utente nella scelta di cosa acquistare è scontato tanto quanto dire che è fondamentale che l’acquirente sia in grado di comprendere nella sua lingua cosa sta comprando.

Ma i contenuti marketing sono solo il prologo alla conquista di un mercato, accompagnare l’utente durante tutto il Buyer’s journey nella sua lingua madre è l’opera intera.

Se da un lato la consapevolezza che il marketing e le transazioni commerciali devono essere fatte in lingua è qualcosa di consolidato, lo è meno il contesto tecnico, dove però l’utilizzo della lingua nativa è molto più indispensabile per assicurarsi l’utilizzo corretto del prodotto.

Prima o poi è capitato a tutti di dover montare qualcosa e non capire niente delle istruzioni presenti nel libretto (forse l’azienda non aveva tenuto conto del budget per le traduzioni ed hanno usato una scorciatoia per rimediare).

Possiamo dire che più parliamo al nostro cliente nella sua lingua più lui entrerà in confidenza con il nostro brand che verrà percepito più umanamente.

Questo ci darà la possibilità di distinguerci sugli altri marchi!

5. Innovare o imitare?

A questo punto ti starai chiedendo: parlo la lingua del mio cliente?
Ma prima di questo forse dovresti chiederti: i miei concorrenti lo fanno?

Questo perché potresti individuare una strategia per distinguerti dalle altre aziende.

Quale?

Entrare in confidenza con il cliente usando un approccio più umano e parlando la sua lingua!

Se vuoi fare in modo che i tuoi prodotti parlino la lingua dei tuoi clienti esteri, scrivici, potremmo studiare una strategia su misura per la tua azienda!

Parlaci del tuo PROGETTO!