Avevamo già parlato di doppiaggio in un post precedente, di come avvenga e di cosa comporti per il traduttore. Se vi interessa, lo trovate qui.
Ora, però, ci siamo poste altre domande:
Ci sono vantaggi a guardare film in lingua originale? E con il doppiaggio?
E sembra cadano a fagiolo, visto che proprio ieri è iniziata la 74° Mostra del Cinema di Venezia, tra super star, tappeti rossi, conferenze stampa, fan in delirio e un'infinita rassegna di film dal mondo in anteprima assoluta.
I film della mostra sono visibili a tutti, quindi anche al pubblico pagante, non solo agli addetti ai lavori. I sostenitori del doppiaggio, però, cascano male. Tutte le proiezioni sono in lingua originale, al massimo, sono sottotitolate. Leggere i sottotitoli, però, distrae dalla trama e dalle scene perché l'attenzione è rivolta alla lettura del testo. Però, chi ama vedere i film in lingua originale ha trovato pane per i propri denti.
Eppure ci sono vantaggi per entrambe le soluzioni:
1. Doppiaggio no
Una volta finiti gli studi, è difficile mantenere un livello costante di conoscenza della lingua straniera, a meno che non si abiti nel Paese in cui questa è parlata.
Perciò, vedere un film in lingua originale significa rinnovare continuamente la capacità di comprensione e di ascolto della lingua e scoprire parole nuove che prima non si conoscevano. Le serie TV inglesi e americane, per esempio, sono un facile metodo per rispolverare l'inglese e tenerlo in allenamento.
Secondo un recente sondaggio pubblicato da La Stampa, inoltre, i Paesi in cui si parla meglio l'inglese sono i Paesi nordici, in primis la Norvegia, e guarda caso, sono tutti Paesi in cui i film non vengono doppiati. L'Italia, invece, si trova a metà classifica, al 23esimo posto.
Ma non solo parole nuove. Vi sono anche modi di dire ed espressioni idiomatiche che spesso sono intraducibili in italiano perché parte integrante della cultura che le ha generate e che le usa. Le piccole sfumature, a volte, vengono perse nella traduzione e con esse, anche il loro background culturale.
2. Doppiaggio sì
La ragione per cui la maggior parte dei film, soprattutto i colossi americani, vengono doppiati è di carattere economico.
Secondo un'intervista rilasciata a Vice dal doppiatore Carlo Valli, "se un film fosse distribuito solo in lingua originale incasserebbe molto meno. Per questo non lo faranno mai [togliere il doppiaggio, NdA], parlano e basta. Per adesso non è possibile, almeno secondo me”.
Tuttavia, i tempi di traduzione e doppiaggio sono spesso molto stretti: il traduttore deve farsi carico di tradurre il film o parte di esso in un lasso di tempo compreso tra le 24 ore e una settimana, dovendo fare attenzione alla lunghezza delle battute, al tempo impiegato per pronunciarle e alle espressioni idiomatiche.
Il doppiaggio però, allo stesso tempo, ci aiuta a seguire con attenzione le scene del film senza spostare la nostra attenzione sui sottotitoli.
Noi italiani non siamo certo un popolo bilingue. Così anche i bambini spesso non iniziano lo studio dell'inglese prima dei sei anni, quando approdano alla scuola elementare.
In questo caso, il doppiaggio di cartoni animati è fondamentale, e la Pixar ne costituisce un esempio eccezionale. Infatti, non solo sono tradotti i dialoghi, ma i nomi e molti dettagli del film sono cambiati in base al Paese in cui il film uscirà. Il film viene, cioè, localizzato.
Non ci credete? Date un'occhiata a questo video!
E voi, siete pro o contro il doppiaggio?
Scritto da Marcella Sartore, Marketing & Communication Assistant @ Athena Parthenos
Photo credits: l'immagine di copertina è tratta da www.repubblica.it