È così che si è arrivati a studiare le lingue straniere in relazione alla nostra capacità di mentire: pare, infatti, che parlando in una lingua straniera, abbiamo meno remore a raccontare bugie.
Secondo alcuni studi, infatti, per quante lingue possiamo parlare, ce ne sarà sempre una, la nostra madrelingua, alla quale associamo in modo più diretto i nostri sentimenti e le nostre emozioni, condizionando il nostro modo di agire e pensare.
Da uno studio condotto dai ricercatori Manon Jones e Ceri Ellis, rispettivamente della Bangor University e della University of Manchester, è emerso che "la percezione della verità è incerta perché viene filtrata dal prisma di lingue e culture differenti."
Ma… come è possibile?
Gli studiosi l'hanno spiegato con il fatto che il cambio di lingua porta con sé anche cambiamenti cognitivi ed emozionali.
Fino a poco tempo fa, si credeva che la capacità cognitiva di una persona fosse la stessa indipendentemente dalle lingue parlate dalla persona. Eppure i ricercatori hanno osservato che "le persone bilingue interpretano i fatti in modo diverso a seconda della lingua in cui essi sono presentati e a seconda di come si sentono rispetto alla loro cultura nativa."
È così che le persone che parlano due lingue, possono accettare un fatto in una lingua e, contemporaneamente, negarlo nell'altra.
La conferma arriva da un esperimento condotto su un campione di gallesi che parlano fluentemente sia l'inglese sia il gallese.
A ogni parlante è stato chiesto di giudicare la veridicità di una proposizione: quando questa era scritta in gallese, i partecipanti tendevano a essere più sinceri e accettare anche affermazioni poco piacevoli sul Galles. In inglese, invece, negavano la veridicità di tali affermazioni nonostante esse rispecchiassero la verità.
Ma, c'è un altro esperimento condotto da altri studiosi di alcune università statunitensi e turche che, però, sembra contraddire ciò che si è detto sopra.
Nonostante sembri più facile raccontare bugie in una lingua straniera, infatti, questo provoca, in realtà, un certo nervosismo.
I ricercatori hanno chiesto di mentire ad alcuni madrelingua turchi che parlano inglese come seconda lingua, e hanno misurato la loro conduttanza epidermica, cioè la temperatura della pelle. Le bugie dette in inglese provocavano una maggiore conduttanza rispetto a quelle dette in turco. Fatto interessante, dato che una maggiore emotività era sempre stata associata alla lingua madre.
Probabilmente, però, ciò è dovuto a un maggiore nervosismo nel produrre un discorso in una lingua straniera. La maggior conduttanza, cioè, sarebbe il risultato di una sorta di disagio nel parlare in una lingua straniera, anziché una risposta emozionale alla bugia.
Curioso, vero? Ma chissà quante cose ancora si scopriranno sulle lingue straniere…
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Scritto da Marcella Sartore, Marketing & Communication Assistant @ Athena Parthenos