È così anche nell'industria della traduzione?
Come in ogni situazione, non si può fare di ogni erba un fascio, però alcune ricerche e rilevazioni statistiche hanno rivelato alcune tendenze, almeno per quanto riguarda il campo delle lingue straniere.
Nell'estate 2017, il CSA Research ha pubblicato i risultati di un sondaggio intitolato Gender and Family in the Language Services Industry, che ha coinvolto 2195 professionisti della traduzione.
Alcuni dei risultati emersi hanno messo in evidenza come le aziende che forniscono servizi linguistici gestite da donne ottengano prestazioni migliori rispetto a quelle in cui a essere CEO sono degli uomini.
Altri risultati hanno rivelato, invece, come nel settore della traduzione siano generalemente impiegate più donne che uomini. Pare inoltre che in Nord America e in Europa gli stipendi delle donne impiegate nel settore delle lingue siano più alti rispetto a quelli di lavoratrici professioniste in altri campi.
Tuttavia, resta il fatto che, in media, una donna guadagna circa il 19% in meno rispetto alla controparte maschile. Gli uomini, infatti, salgono più facilmente di gradino nelle posizioni lavorative mentre per le donne, sebbene il settore traduzioni ne risenta in misura minore, rimane la soglia difficilmente varcabile del cosiddetto soffitto di cristallo, glass ceiling, cioè quegli impedimenti, prevalentemente di carattere sessuale o razziale che impediscono l'avanzamento di carriera o il raggiungimento della parità dei diritti, soprattutto in ambito lavorativo.
Ci si è, però, chiesti se, dato il numero consistente di donne impiegate nel settore, la traduzione sia prettamente un mestiere femminile.
La verità è che il genere non influisce sulla traduzione. Così, almeno, ha concluso uno studio dell'Osmania University (India) sugli effetti del genere sull'accuratezza della traduzione:
Come mostrano i risultati, possiamo prendere atto che il genere non gioca un ruolo importante nell'accuratezza delle traduzioni e non possiamo confermare che le donne siano meglio degli uomini nelle traduzioni.
Che il genere rimanga all'esterno dei processi di traduzione lo conferma anche un altro studio effettuato dal Translation Journal, che ha chiesto a un campione di studenti e di studentesse di testare la correttezza di due traduzioni dello stesso testo (una fatta da un uomo, l'altra da una donna).
Le valutazioni compiute dai ragazzi e dalle ragazze non sono state troppo dissimili, per la quale ragione i ricercatori hanno potuto concludere che il genere non influisce né sulla traduzione né sulla percezione della correttezza o scorrettezza della stessa.
Scritto da Marcella Sartore, Marketing & Communication Assistant @ Athena Parthenos