Diventare traduttore freelance non è un hobby. Al contrario, tradurre è una professione che non può essere improvvisata dall'oggi al domani per guadagnare qualche soldo durante gli studi.
I traduttori sono lavoratori professionisti, specializzati in uno o più ambiti di traduzione, e in questi ambiti specifici lavorano.
Il cammino per diventare un traduttore freelance può essere arduo, e richiede una buona dose di impegno e di costanza. Per cui, quando si decide di mettersi in proprio, bisogna essere coscienti di aluni passaggi fondamentali.
Ecco, secondo noi, quali sono gli step imprescindibili per diventare un traduttore freelance. Un vero professionista.
1. Conoscere la propria lingua madre
In genere si traduce verso una lingua sola, detta lingua di arrivo, che è la propria lingua madre. Per tradurre, infatti, non basta soltanto conoscere perfettamente le lingue di partenza, ma è necessario avere una conoscenza approfondita anche della propria lingua, essere consapevoli delle sue strutture grammaticali e delle sfumature che ogni parola può avere, in modo da avvicinarsi il più possibile al concetto inteso nella lingua di partenza. Non tutte le parole, infatti, hanno una corrispondenza univoca da una lingua all'altra.
2. Conoscere una o più lingue straniere
Può sembrare banale, ma non lo è affatto: se si vuole diventare traduttori professionisti, è necessario conoscere molto bene la lingua straniera di partenza. Non ci si può improvvisare. Una laurea in Lingue è un buon punto di partenza, ancora meglio sarebbe una laurea in Traduzione e Interpretariato. Ma, questa va poi integrata con specializzazioni ulteriori e/o soggiorni all'estero, che sono l'unico modo per entrare nella lingua e comprenderne le varie sfumature che solo un parlante madrelingua usa con scioltezza.
Perché le specializzazioni? Perché non si può tradurre tutto indistintamente. Ogni traduttore ha i propri ambiti di lavoro, un campo del quale è esperto e del quale padroneggia i termini tecnici specifici. Dunque, ci sarà chi si specializza in traduzioni tecniche, chi nella moda, chi nella medicina e via dicendo.
3. Specializzarsi in un ambito
Per iniziare, una buona esperienza di stage presso un'azienda o un'agenzia di traduzioni come traduttore in-house può costituire un inizio affinché si comprenda come funziona il mestiere del traduttore e si capisca in quali ambiti ci si vuole specializzare.
4. Avere un buon rapporto con il PC
Un'esperienza di stage, inoltre, è anche utile per familiarizzare con i principali software utilizzati dai professionisti. Nelle traduzioni tecniche, infatti, ci si avvale molto spesso di software per la traduzione assistita, i cosiddetti Cat tools (ad esempio, memoQ ed STL Trados Studio), che bisogna saper utilizzare al meglio e il cui utilizzo, spesso, non è previsto nei corsi universitari.
5. Crearsi un proprio brand
Quando si decide di intraprendere la carriera da freelance, fondamentale è sviluppare un'immagine coordinata e coerente che comprenda il blog, il bigliettino da visita ecc. In pratica ci si deve creare il proprio brand e promuoversi. All'inizio sarà dura, perché i clienti non arrivano mai a frotte, qualsiasi sia la professione in questione: anche nel personal branding bisogna investire tempo e denaro.
6. Fare networking
Oltre alla ricerca di contatti online, partecipare a eventi di formazione può favorire l'incontro con i futuri clienti o con altri traduttori. Questi eventi, infatti, sono ottime occasioni, non solo per apprendere nuove competenze, ma anche per fare networking e ascoltare i consigli di chi svolge la professione da molto tempo.
Un'opzione di ricerca di nuovi clienti è anche iscriversi a siti come Upwork per intrecciare collaborazioni con aziende. Spesso anche le agenzie di traduzione si avvalgono di questi siti.
7. Migliorarsi sempre
Ultimo, ma non meno fondamentale, è avere pazienza e non perdere mai la voglia di imparare: i software, così come la professione del traduttore, si evolvono nel tempo con nuove tecnologie e una nuova terminologia che deve dunque essere recepita immediatamente dal traduttore.
Insomma, fare il traduttore freelance, oltre che un lavoro, è uno studio continuo!
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Scritto da Marcella Sartore, Marketing & Communication Assistant @ Athena Parthenos