1. San Valentino: le origini
Pare che la tradizione di San Valentino quale protettore degli innamorati risalga all'epoca romana, quando nel 496 d.C., Papa Gelasio I volle porre fine ai lupercalia, gli antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco.
Questi riti si celebravano il 15 febbraio e prevedevano festeggiamenti sfrenati: infatti sembra che le matrone romane si offrissero spontaneamente e per strada alle frustate di un gruppo di giovani nudi, devoti al selvatico Fauno Luperco. Anche le donne in dolce attesa si sottoponevano volentieri al rituale, convinte che avrebbe fatto bene al nascituro.
Il merito di aver consacrato definitivamente San Valentino come patrono degli innamorati, va a Geoffrey Chaucer, che alla fine del '300, in onore delle nozze tra Riccardo II e Anna di Boemia, scrisse Parlement of Foules, Il Parlamento degli Uccelli, un poema in versi in cui Cupido viene associato a San Valentino.
2. Ti amo in tutte le lingue del mondo
Ogni Paese possiede le proprie tradizioni per celebrare il giorno di San Valentino, in base alla propria cultura.
Quindi, come si dice "ti amo" nel mondo?
Inglese
Il "ti amo" inglese è ormai un classico internazionale, I love you.
Potete però rivolgervi al vostro fidanzato/alla vostra fidanzata con gli appellativi sweetheart o honey, letteralmente "tesoro".
Negli Stati Uniti, spesso si usa anche boo.
Francese
Altrettanto famoso è il "Je t’aime" francese.
Spesso, però, tra fidanzati ci si può chiamare "ma puce", letteralmente "mia pulce", ma che in questo contesto assume il significato di "tesoro".
Giapponese
Esiste una frase, 愛している ai shite iru, per dire "ti amo" in giapponese. Ma è rarissimo che venga usata, a meno che non si tratti di un rapporto solido che dura da tanto tempo.
Quindi, in genere ci si dichiara con un più semplice大好き daisuki, letteralmente, "mi piaci".
Portoghese
"Ti amo", in portoghese, si dice "Eu te amo".
"Que saudade", invece, si usa per esprimere la mancanza di qualcuno (ma anche, per esempio, del vostro amato animale domestico). Il termine "saudade" può essere tradotto con "ricordo con nostalgia".
Greco
Σ’αγαπώ, s’agapò, significa ti amo.
Il termine deriva dal sostantivo ἀγάπη, agápe,che compare nell'Iliade, ma anche nei testi di Euripide e di Platone e nelle orazioni di Licurgo per indicare una forma di amore disinteressato, fraterno, smisurato e non egoistico.
E voi, conoscete altri modi in cui si esprime l'amore nelle varie lingue del mondo?
Scritto da Marcella Sartore, Marketing & Communication Assistant @ Athena Parthenos